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Le loro invenzioni hanno segnato la storia della armi da fuoco: gli archibugi e le pistole Acquafresca sono conservate in importanti musei di tutto il mondo, ma al di fuori di una cerchia di esperti ed appassionati, poco si conosce di questa dinastia di armaioli che, in una località sperduta tra gli Appennini, Bargi nella val Limentra, diedero vita ad una rivoluzione tecnica che si propagò ovunque, in Europa come in America. Gli autori, che non sono esperti d'armi, si sono interessati alla vicenda, straordinaria, di questa dinastia raccontandone la loro vicenda, che per due secoli diede gloria e vanto alla vallata e li proiettò sulla scena internazionale da protagonisti, ma svela anche alcuni retroscena. Perché mai da Cecchi che erano divennero Acquafresca? Dove sono finiti tutti i loro impareggiabili disegni tecnici? Chi rubò loro la geniale invenzione della retrocarica a ripetizione, base dell'evoluzione successiva delle armi da fuoco? Attraverso il diario del più famoso degli Acquafresca, Matteo, è poi possibile immergersi nella vita montanara tra fine Seicento ed inizio Settecento.